| Il Tridente Campus |

pagine : 281
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 18,00
ISBN : 9788871862224
Anno di pubblicazione : 2002



acquista su amazon _____________
Paolo Mottana
L'opera dello sguardo
Braci di pedagogia immaginale
 
 



È l’immaginazione oggi, la sua riso­nanza profonda, la sua densità simbolica ed evocativa, a essere danneggiata e feri­ta. Mortificata e abusata, è l’immagine ad avere bisogno di cura, di attenzione, di luogo.

Di questa cura, di un tale luogo, spazio di mediazione tra visibile e invisibile, della speranza che reimparare ad abitare questo spazio possa avere un effetto tera­peutico, di “guarigione” insieme di uomo e mondo, parla questo libro.

Il mondo può infatti essere rigenerato dal lavoro di distillazione che l’immagine – assumendolo, trasmutandolo e resti­tuendolo – compie su di esso. Allo stesso modo, l’uomo che reimpara a immagina­re ritrova la generosità e l’integrità del mondo cui appartiene.

Occorre restituire figura e intensità a una dimensione dell’esperienza trascurata e avvilita, occorre richiamare al capezzale di questa fonte preziosa la tradizione mil­lenaria di pensiero e opera in cui risuona­no, braci sempre bisognose di alimento e di veglia, accanto ai maestri del tempo vicino, le immaginazioni creataci dei figli di Ermes, dei mistici e degli alchimisti, della cultura che ha costantemente cerca­to la congiunzione sofferta dei contrari.

Si tratta di rendere a un sapere trop­po spesso strumentale o strumentalizza­to, come quello pedagogico, uno sfondo integratore, un principio minore ma non di meno fondante, quello che, attraverso la meditazione dell’opera mite e tenace di autentici adepti dell’immaginale, come Bousquet, Bonnard o Tarkovskij, attra­verso la lezione “altra” dei grandi maestri dell’immaginazione, da Bachelard a Durand, da Jung a Corbin a Hillman, possa permettere di riannodare lo sguar­do al suo orizzonte, la materia al suo Opus equilibratore.

Questo libro suggerisce infine la tute­la appassionata di quel mondo davvero ulteriore, costituito dalla simbolica d’in­fanzia, di cui un sapere rinnovato, che si può provvisoriamente denominare pedo­sofia, possa riscattare tutto il potenziale di accoglimento, di animazione, di molti­plicazione.