| Andar per storie |

pagine : 144
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 14,00
ISBN : 9788871862385
Anno di pubblicazione : 2003



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Aa. Vv.
Là dove il mito vive
a cura di Marco Gay  
 



Le narrazioni mitiche in occidente sono ormai sommerse, obsolete, trascurate, eppu­re nel nostro procedere di terapeuti della psi­che e di analisti del profondo noi continuia­mo a imbatterci nel mito attraverso sogni e amplificazioni, immaginazioni attive e riso­nanze dei simboli. Anche nella malattia e nelle crisi che sbriciolano le protesi e incrina­no il cuore spesso è un mitema a indicare la via da seguire, la diagnosi e la prognosi: il mito è una narrazione altra, che non confor­ta ma comprende, e nel suo ampio spettro accoglie cecità e rivelazione, delitto e inno­cenza, incesto ed erranza, ineluttabilità e pre­senza.

Asse portante quindi dell’Essere, e dell’Essere costitutivo, il mito non è un’op­zione, tanto meno per chi affronta il proble­ma della cura. Questo quaderno raccoglie intense riflessioni sul tema, motivate e ravvi­vate dall’incontro con la parola di Apam Dolo, guida dogon che vive immerso nella tradizione orale della falesia che taglia il Subsahara. Nella sua terra il mito non è reperto, detrito e frammento, sfondo o remi­niscenza, ma è presente, palpabile e percepi­bile: anzi, inevitabile. Il mito permea il lin­guaggio, il sociale, l’amore tra i sessi, la generatività e il rispetto per la saggezza anziana, le regole dell’ospitalità e i passi della danza. Ogni oggetto, ogni pietra, ogni albero, ogni essere animato – dall’animale all’uomo agli spiriti – è un crocevia, un passaggio continuo di essenze e presenze, una testimonianza viva delle trame e dei flussi invisibili che ci attra­versano.

L’incontro con una dimensione così stra­ordinariamente differente dalla nostra ha permesso di rivisitare in profondità i presup­posti del nostro saper-fare terapeutico, e di ritrovare le figurazioni tipiche e mitiche del nostro mondo e della nostra storia.