| Narrazioni della conoscenza |

pagine : 168
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 16,00
ISBN : 9788871864372
Anno di pubblicazione : 2009



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Recensioni e premi
La-mela-doro-recensione
Susanna Mati
La mela d'oro
Mito e destino
 
 



Sono pochi i libri che, come ha detto Kafka, “mor­dono e pungono”. La mela d’oro è un libro di que­sto tipo, inquieto e inquietante, che interroga con implacabile lucidità le tracce del destino, interro­gando le parole con cui esso si è declinato nell’Oc­cidente, nella terra estrema, che è, fin dall’inizio, sempre, sull’orlo del tramonto. Susanna Mati intesse così una storia, che la coinvolge e che ci coinvolge, che chiama a un viaggio che ci porta dal giardino delle Esperidi fino alla “regione piatta”, la nostra, del nichilismo, guidati in questo viaggio dall’inesausto riflesso della mela d’oro, che ci segue e ci guida fin nelle caligini di una bassura inerte e apparentemente senza memoria. Infatti, anche quando si è tentati di cedere alla depres­sione nichilista, “come se fossimo accaduti senza nostra responsabilità”, c’è qualcosa che spinge ad andare avanti. A narrare ancora se stessi, “riuscen­do così a convincersi della giustezza della propria trama, riconoscendo e assolvendo il proprio fato”. Paradossalmente è proprio decidendo e assolven­do il proprio fato nella narrazione, nella fabula, che si è portati oltre il destino stesso. Si è por­tati a riconoscere che la propria ricerca è dentro “l’inesausta ricerca-ricreazione da parte dell’intera cultura occidentale deffhypermoron, di quell’im­possibile che va al di là del destino”. Simili sono le vie del dis-moron e dell’hyper-moron, del destino che annienta e del destino che spinge al di là di se stesso, inverandosi proprio in questa oltranza. Esitiamo su questo bordo inquietante, senza certezze. Questa esitazione è la nostra storia.

(dalla postfazione di Franco Rella)