Questo Taccuino in cui l’autore ha segnato riflessioni, emozioni, scoperte o conferme di un pensiero storico nei suoi singoli momenti e incidenti compositivi del grande affresco dell’operare umano, non è altro che il suo Tagenbuch di viaggiatore: cioè la trascrizione dell’occa­sionale imbattersi in quelli che sono stati, nei secoli e nelle situazioni storiche più diverse, i modi di indagare il mistero del poiein umano nella sua enigmaticità di fondo. È illusorio che la storia spieghi qualcosa, se mai può descriverne i fenomeni nel loro avvicendarsi, che rendono più affascinanti quanto più indefinibili, se non in relative certezze, le stesse sorti del destino antropologico dell’uomo. Le occasioni a cui l’autore è stato presente, le rivisitazioni di un periodo storico, le mostre delle singole personalità artistiche, lo hanno spinto a descriverne i punti di frizione in cui appunto la cronaca rivela la sua attitudine a farsi storia.

Piero Bigongiari