| Il Tridente Saggi |

pagine : 164
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 18,00
ISBN : 9788871862958
Anno di pubblicazione : 2005



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Murray Stein
Trasformazione
Compito umano fondamentale
a cura di Eva Pattis, Carla Stroppa  
Traduzione di Paola Donfrancesco. 



Una donna di trentacinque anni sogna una farfalla e si domanda dove stia andando la pro­pria vita. Un uomo, proveniente da una delle fa­miglie più ricche d’America, vede un’immagine di Albert Schweitzer e abbandona la sua vita ne­gli agi per diventare medico e fondare un ospe­dale ad Haiti. Probabilmente queste persone sono andate incontro a quel profondo processo psichico che è chiamato “trasformazione”.

In Trasformazione Murray Stein spiega cosa sia questo processo e cosa significhi per un indi­viduo attraversarlo. Di solito la trasformazione avviene verso la metà della vita, ma è qualcosa di molto più complicato di ciò che corrente­mente chiamiamo la crisi della mezza età. Un’e­laborazione consapevole ed esauriente di que­sto stadio della vita può portare le persone a es­sere quello che potenzialmente sono sempre state. La trasformazione – suggerisce Stein – è davvero il compito umano fondamentale.

Stein inizia esaminando dettagliatamente co­me questo processo trasformativo emerge e si sviluppa nell’individuo. Perché avviene questa trasformazione? E più specificamente, perché così spesso avviene proprio alla metà della vita? Servendosi degli esempi di un poeta, Rainer Maria Rilke, e di uno psicoanalista, Cari Gustav Jung, Stein illustra il processo di trasformazione e mostra il ruolo che svolgono le immagini e le relazioni intime nel suggerire modi nuovi di pensare e di vivere. Nell’ultima parte del libro Stein esamina questo processo nella vita di tre personaggi importanti – Rembrandt, Picasso e Jung – le cui esperienze di trasformazione por­tarono a una creatività e a una libertà sempre più grandi.

Per coloro che desiderano sapere cosa po­trebbe essere una seconda metà della vita densa di significato, Trasformazione rappresenta un persuasivo invito a rendersi disponibili in primo luogo al cambiamento interiore, e come conse­guenza alle trasformazioni che il corso dell’esi­stenza propone.