| Fabula |

pagine : 208
dimensioni : 14,5x21
prezzo : € 12,00
ISBN : 9788871863474
Anno di pubblicazione : 2007



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Rosalia Zabelli
Un essere ossuto
 
Postfazione di Paolo Lagazzi. 



Un essere ossuto è il libro della piena maturità di Rosalia Zabelli, una fra le voci più originali e se­grete della nostra poesia.

Il fascino primo dei quattrocentotrenta haiku che lo compongono sprigiona dalla frizione, dalla tensione capace di innestarsi tra la mite in­flessibilità della forma strofica (tre versi, secon­do canone: metricamente peraltro più liberi) e l'”enorme dire” che la sostanzia e la sfida. Ideal­mente divisi per gruppi tematici (le donne, le ra­ne, un “si è” impersonale che avrebbe fatto la gioia di Lévinas e di Blanchot, io, Dio…), talvol­ta questi haiku veicolano un’osservazione “na­turale”, talaltra precipitano schegge di un’inte­riorità senza requie: nell’un caso e nell’altro, quel che si imprime sulla pagina è un particola­re (minimo ma decisivo spostamento di pro­spettiva e di sguardo), in grado di perturbare tutto quel che sapevamo, o avevamo la presun­zione di sapere, sull’oggetto di volta in volta fol­gorato (compresa colei che dice “io”).

Sferzata da un erotismo incoercibile, la pronun­cia ossuta, dura, istantanea, che possiamo im­maginare sempre sul punto di cedere alla carna­lità che la tenta e finisce quasi immancabilmente per negarlesi, deve riempire il bianco (della pa­gina, dello stacco fra verso e verso, del silenzio) da cui è accerchiata. Ma questo bianco è la sua fortuna. Un essere ossuto sta scritto nei suoi frammenti di parole quanto nel vuoto che le contorna: ed è questo vuoto che lo sposta, che suscita echi ed aloni, che lo strappa alla dura terra senza orizzonte a cui è inchiodato, per slanciarlo incessantemente oltre ogni possibile e impossibile confine.

Stefano Lecchini